Gli artisti vincitori del Premio Marche
Collettiva d’Arte
In mostra: Franco Alessandroni, Iuliia Bazyaeva, Anthony Bufali, Giulio Catelli, Sandro Ciriscioli, Stefano Dania, Andrea Fabietti, Francesco Gioacchini, Bruno Marcucci, Hisako Mori, Riccardo Ruggeri, Paolo Sacchini, Federico Sinatti
A cura di Paola Ballesi
Inaugurazione: sabato 12 settembre 2020 ore 17,30
dal 12 settembre al 24 ottobre 2020
Orari: dal mercoledì al sabato dalle 17,00 alle 19,30
La Collettiva d’arte degli Artisti Vincitori del Premio Marche 2018 è la mostra che inaugura la rinnovata attività espositiva dell’AMIA.
Gli autori, accomunati dalle origini territoriali regionali, presentano opere di poetiche e linguaggi anche tra loro differenti, ma legate da un trasversale codice espressivo dell’arte contemporanea, che sottolinea gli aspetti poetici, storici, tecnici e letterari più attuali dell’arte nelle Marche.
Secondo l’intento del Premio Marche, in questo modo è possibile, come scrive Paola Ballesi in catalogo, “seguire dappresso la ricerca artistica nella nostra regione mettendo in evidenza le emergenze più significative che hanno contribuito e contribuiranno a caratterizzare la fisionomia di questo territorio. Rendendo così palese che ingrediente fisiologico e condizione costitutiva dell’artista marchigiano è la sintonia con l’ambiente naturale o meglio con il sistema ambientale, formato dai livelli raggiunti dall’evoluzione naturale, dalle condizioni climatiche e dalla storia, rappresentata in maniera esemplare dal poeta per eccellenza, Giacomo Leopardi […]. Le opere offrono dunque uno scenario variegato dove la questione che si pone non riguarda più figurazione o astrazione, iconico o aniconico, ma il linguaggio della pittura nelle sue varie modalità espressive. Una pittura che può indagare e dare a vedere ciò che con altri linguaggi, soprattutto con quello verbale ordinario o quello pubblicitario referenziale, rimarrebbe nell’ombra, occultando tutta una gamma di sensazioni e di emozioni da coltivare perché custodiscono la nostra umanità. Allora, ancora una volta, l’esposizione degli artisti vincitori del Premio Marche diventa una felice occasione per allenare e aggiornare la nostra sensibilità grazie alla quale proteggere e sollecitare quelle tonalità affettive, quelle affezioni, quei sentimenti di risposta al mondo esterno che ci fanno essere più umani, più disponibili, più affratellati…”
In questo senso, con questa mostra, s’intende anche dare un contributo alla valorizzazione di una storia espositiva e di un’attività nell’ambito delle arti visive come espressione del tessuto socio-culturale del territorio. Attività espositiva della Galleria, individuata secondo un’aggiornata capacità di proposte tematiche anche innovative, nel ventaglio dei temi, delle tecniche espressive, nella pluralità delle valenze estetiche e poetiche interessate dal programma delle mostre in calendario.
In collaborazione con: Regione Marche, Accademia di Belle Arti Design Poliarte di Ancona
dal 12 settembre al 24 ottobre 2020
Gli autori, accomunati dalle origini territoriali regionali, presentano opere di poetiche e linguaggi anche tra loro differenti, ma legate da un trasversale codice espressivo dell’arte contemporanea, che sottolinea gli aspetti poetici, storici, tecnici e letterari più attuali dell’arte nelle Marche.
Secondo l’intento del Premio Marche, in questo modo è possibile, come scrive Paola Ballesi in catalogo, “seguire dappresso la ricerca artistica nella nostra regione mettendo in evidenza le emergenze più significative che hanno contribuito e contribuiranno a caratterizzare la fisionomia di questo territorio. Rendendo così palese che ingrediente fisiologico e condizione costitutiva dell’artista marchigiano è la sintonia con l’ambiente naturale o meglio con il sistema ambientale, formato dai livelli raggiunti dall’evoluzione naturale, dalle condizioni climatiche e dalla storia, rappresentata in maniera esemplare dal poeta per eccellenza, Giacomo Leopardi […]. Le opere offrono dunque uno scenario variegato dove la questione che si pone non riguarda più figurazione o astrazione, iconico o aniconico, ma il linguaggio della pittura nelle sue varie modalità espressive. Una pittura che può indagare e dare a vedere ciò che con altri linguaggi, soprattutto con quello verbale ordinario o quello pubblicitario referenziale, rimarrebbe nell’ombra, occultando tutta una gamma di sensazioni e di emozioni da coltivare perché custodiscono la nostra umanità. Allora, ancora una volta, l’esposizione degli artisti vincitori del Premio Marche diventa una felice occasione per allenare e aggiornare la nostra sensibilità grazie alla quale proteggere e sollecitare quelle tonalità affettive, quelle affezioni, quei sentimenti di risposta al mondo esterno che ci fanno essere più umani, più disponibili, più affratellati…”
In questo senso, con questa mostra, s’intende anche dare un contributo alla valorizzazione di una storia espositiva e di un’attività nell’ambito delle arti visive come espressione del tessuto socio-culturale del territorio. Attività espositiva della Galleria, individuata secondo un’aggiornata capacità di proposte tematiche anche innovative, nel ventaglio dei temi, delle tecniche espressive, nella pluralità delle valenze estetiche e poetiche interessate dal programma delle mostre in calendario.