L’inferno di Claudio Sacchi

Presentazione del catalogo – Finissage della mostra

Catalogo a cura di Cristina Acidini

Inaugurazione: Libreria Fogola – Fàgola, Corso Mazzini, 170 – Ancona
Venerdì 24 marzo 2023, ore 18,00
Orari: dal mercoledì al sabato dalle 17,00 alle 19,30

In occasione della mostra L’Inferno di Claudio Sacchi, ospitata negli spazi della Galleria Puccini di Ancona dal 4 al 25 marzo 2023, è organizzato, presso la Libreria Fogola di Ancona, l’incontro di finissage, con la presentazione del catalogo da un progetto editoriale nato in collaborazione con l’editore Daniele Olschki di Firenze.
Il volume, con testo di Cristina Acidini, raccoglie l’esito iconografico dell’indagine che l’artista pesarese Claudio Sacchi, autorevole interprete della figurazione contemporanea, matura nella sua opera misurandosi con le rivisitazioni che nei secoli hanno documentato il percorso dantesco.
L’incontro curato da Federica Lazzarini, specializzata in Iconografia dell’Arte, è pensato per aprire le pagine di alcuni passi della Cantica dell’Inferno della “Commedia” di Dante, che attraverso uno stile impattante e nutrito di un realismo innervato di energiche cromie, si inscrivono nelle opere dell’artista marchigiano, che con la sua presenza onorerà le sale della libreria.
La mostra delle opere, programmata come itinerante in Italia e all’estero, è ancora visitabile presso la Galleria d’Arte Puccini, dove si può ammirare una selezione di dipinti realizzati dall’artista pesarese, che descrivono un nuovo percorso iconografico della prima cantica della Divina Commedia, con dieci Canti illustrati da un’eccellente tecnica artistica, nel richiamo della tradizione rinascimentale italiana attraverso la particolare esperienza visiva (e visionaria) dell’immaginario dantesco di un artista contemporaneo.

 

Claudio Sacchi – note biobibliografiche

BIOGRAFIA ESSENZIALE

Claudio Sacchi è nato a Pesaro il 19 dicembre del 1953. Ha frequentato inizialmente la Scuola d’Arte di Urbino, proseguendo poi i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Fondamentale per la sua formazione sono stati gli incontri e la frequentazione di Pietro Annigoni dal 1973 e di Enrico Del Bono dal 1977. Dal 1977 è stato inserito nell’archivio del Kunsthistorisches Institut in Florenz per l’arte italiana del Novecento. Nel 1979 collabora con il Centro di Ricerca e Divulgazione della Tecnica delle Arti di Mario Donizzetti a Bergamo. La sua prima esposizione avviene nel 1968 nella Casa di Raffaello ad Urbino e la prima personale a Firenze nel 1977. Ha poi esposto nelle maggiori città italiane e straniere.

Dopo lunghi soggiorni all’estero si trasferisce a Firenze, dove svolge un’intensa attività di ritrattista e lavora per diverse gallerie italiane. Nel 2014 ha ottenuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica alla 41° edizione del Premio Sulmona. Negi ultimi tre anni, in diverse chiese, ha affrescato per un totale di circa 500 metri quadrati di pareti, dipingendo oltre 200 personaggi.

La sua pittura si basa su un’eccellente capacità grafica e su un uso del colore molto raffinato, rinnovato sulla memoria dei fasti pittorici rinascimentali. Attualmente vive a Sansepolcro (Arezzo).

LA CRITICA

“… Sacchi, pittore di formidabile virtuosismo tecnico, potrebbe sembrare subito un artista antico, invece intende semplicemente ribadire la legittimità e la piena dignità di un modo di fare arte, quello legato alla tradizione, che la critica contemporanea per molto tempo ha voluto assurdamente rimuovere dalle nostre coscienze. …” (Vittorio Sgarbi)

“… C’è in lui, potente ritrattista e acutissimo descrittore di un Reale che è al limite tra il verosimile e l’assurdo, una forza di presenza della pittura in sé che potenzia le capacità visive di chi si pone di fronte alle sue opere avvertendo una sorta di stato di esaltazione mentale. Il suo stile è la migliore dimostrazione che nel campo della figurazione si può essere vivi e vegeti senza indulgere in alcuna forma di stanca rievocazione o in ostentata citazione. E’ un pittore, Claudio Sacchi, che sa spiegare il senso del suo ‘mestiere’ aprendosi all’osservatore con la più grande sincerità ed intensità di espressione, libero da intellettualismi inutili e da sensi di colpa per la propria bravura e competenza. …” (Claudio Strinati)

“… Pur apprezzando alcuni tra gli artisti contemporanei non mi era mai capitato di provare nei loro confronti quel senso di autentica ammirazione che mi hanno suscitato le opere di Sacchi. E’ la prima volta infatti che mi trovo davanti ad un pittore dei nostri giorni in possesso di un talento naturale e di una tecnica paragonabili a quelli di Annigoni. …” (Benedetto Annigoni)

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