Dual 3.0

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Cesare Iezzi

CART – Centro documentazione ARTe contemporanea, Palazzo Pergoli – Falconara M. (An)

Inaugurazione: sabato 27 gennaio ore 17,30

Dal 27 gennaio al 10 marzo 2024

Orario:
martedì e giovedì 9,30 – 13,00 / 15,00 – 18,00
mercoledì e venerdì 9,30 – 13,00
sabato9,30 – 13,00 / 18,00 – 19,30

Aspetti dei linguaggi espressivi dell’arte contemporanea è l’ampio progetto espositivo, relativo ad una serie di mostre che vengono allestite, fino a tutta la prossima primavera, presso la Galleria d’Arte Puccini di Ancona, il Cart di Falconara M. (in parternariato con il Comune di Falconara M.) e la Galleria Civica d’Arte Albani di Urbino.

Dopo le due monografiche su Gino De Dominicis e quella tuttora in corso su Sirio Bellucci ospitate alla Galleria Puccini, ed intervallate dalla mostra sulla Collezione d’arte contemporanea di Armando Ginesi, allestita, oltreché ad Ancona, anche al Cart di Falconara M., proprio in quest’ultima sede sarà inaugurata sabato 27 gennaio una personale dell’artista civitanovese Cesare Iezzi.

La mostra vuole proporre una riflessione critica sulle differenti modalità espressive frazionate anche su aspetti innovativi dell’arte contemporanea, che indagano l’evoluzione delle tecniche artistiche come la sperimentazione della pratica della digital art e una scultura d’ambiente realizzata attraverso l’installazione.

Scrive Andrea Viozzi nel catalogo della mostra: “La sperimentazione è il fine di questa sua continua ricerca, la capacità dell’artista, come un Demiurgo, di donare una psychè, un’anima, alle sue immagini inconsce tramutandole in sculture, compiendo, quindi, un percorso opposto rispetto al consueto, per cui dalla digital art si giunge alla materia […]

I suoi “dark artificial journeys” sono caratterizzati da galassie sconfinate e giganteschi labirinti cosmici di cui si avverte l’energia del vuoto, in cui solo strani algoritmi e giochi matematici sembrano conoscere la chiave d’ingresso e di uscita. Dimensioni ultraterrene ed esopianeti abitati da entità perfette, a metà strada fra esseri umani, almeno nelle sembianze, ed entità divine e immortali che, soverchiando le tesi di Nietzsche, non sperimentano il decadimento cellulare e non conoscono morte […]

A dimostrazione che l’artista sia in continua fase di ricerca e di evoluzione del suo linguaggio espressivo, negli ultimi anni la sua produzione scultorea si è arricchita di piccoli inserti naturali che colloca all’interno delle sue opere. Sono frammenti lignei particolari per forma o dimensione “scolpiti” dal mare e recuperati dall’artista durante le sue passeggiate lungo la battigia di Civitanova Marche dove risiede e lavora.”

Consapevole dell’evoluzione delle tecniche artistiche, Iezzi con la pratica della digital art realizza delle “photopsyche” che non osservano la realtà in maniera oggettiva, ma indagano i meandri della psiche umana, in una rigenerazione professionale a dimostrazione di un’evoluzione del proprio linguaggio figurativo, che da un valore puramente estetico ha acquisito in tempi recenti un profondo significato anche psicologico e sociale.


CESARE IEZZI Chieti, 1958

Inizia a dipingere giovanissimo, tra le sculture ed i bozzetti marmorei del laboratorio paterno. L’esordio artistico avviene alla Bottega d’Arte di Chieti nel 1976. Guarda con interesse sia la pittura metafisica di Giorgio de Chirico che quella surrealista di Salvador Dalì e Renè Magritte. Dopo aver conseguito il diploma di maturità all’Istituto Tecnico per Geometri, nel 1981 si iscrive alla Facoltà di architettura e nello stesso periodo realizza una serie di disegni ispirati a Frank LIoyd Wright. Nel1981 allestisce la sua prima personale nella Galleria Malatestiana di Rimini. Nel 1984 viene invitato ad esporre alla Galerie Sallambò di Parigi, con il nome d’arte Audens. Dal 1990 inizia con una lunga serie di mostre a frequentare l’ambiente artistico toscano.

Nel 1996 è tra i fondatori del Movimento Iperspazialista e firma la stesura del Manifesto Iperspazialista partecipando a tutte le mostre del movimento in Italia ed all’estero. A Tirolo di Merano, in occasione della manifestazione L’Albero della Poesia, Omaggio a Ezra Pound, è presente con il Movimento Iperspazialista al Castello Brunnenburg in una mostra curata da Mary de Rachewiltz, Milena Milani e Giancarlo Da Lio. Nel 1998, le opere del Movimento entrano a far parte della collezione ”Pound”. Nel 2007 produce la serie di opere chiamate Superstringhe ispirate alla fisica quantistica ed al libro L’Universo Elegante di Brian Greene. Nel 2010 si trasferisce a Macerata.

Nel 2015 presenta all’Aurum di Pescara la sua ultima ricerca intitolata Photopsyche, una serie di ritratti fotografici in digitalart sul tema del visibile ed invisibile. Nel 2016 durante il forte terremoto che ha colpito le Marche ed il centro Italia si trasferisce a Civitanova Marche.
Dal 2016 traspone il concetto di Photopsyche nella scultura creando così Sculptures ovvero la visione trasfigurata dell’essere umano in cui compaiono le forme materializzate della propria psiche, presentate nel corso del Premio Artedimarca, a Macerata nel 2018, presso la Galleria Laboratorio 41. Nello stesso anno inserisce le due ricerche, scultura e digitalart, in tre installazioni che presenta a Milano presso la Galleria Made4art durante la manifestazione Elements del Photofestival. Nel 2018 è tra i selezionati del Premio Marche nella sezione scultura. Nel 2019 conosce il gallerista Vincenzo Morra, che lo porterà ad avere un sodalizio artistico con la Galleria Morra Arte Studio di Napoli. Nel 2019 riceve il primo premio all’evento Libri su tela organizzato durante la manifestazione del FLA a Pescara. A Milano è ospite con una sua performance presso la Libreria Bocca nella Galleria Vittorio Emanuele. Durante la pandemia elabora il progetto Ambivalence che presenta con una personale alla Galleria Spazio Bianco nell’agosto del 2021 a Pescara e successivamente alla Galleria Italian Art Touch di Bologna.

Nel 2022 dà vita al progetto Anthropocene 2.0 per una nuova scultura ibrida in simbiosi con la natura e successivamente alla versione in digitalart Anthropsyche, presentata con una performance allo IAT di Bologna, ed è tra i finalisti per la scultura del Premio Arteborgo in una mostra tenutasi al Museo Venanzo Crocetti di Roma. Sempre nello stesso anno è finalista nella categoria scultura del premio Fondazione Amedeo Modigliani di Roma. Nel dicembre del 2022 le sue sculture vengono presentate presso la Galleria Malipensa by La Telaccia di Torino.

La sua ultima ricerca DUAL, sei installazioni per sei stanze, viene presentata presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto nel mese di marzo del 2023.

Nello stesso anno è tra i finalisti per la scultura della Biennale di Montecarlo. Vive e lavora presso il suo studio a Civitanova Marche.

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