L’arte segreta

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Dal 14 Ottobre 2022
Orario: venerdì e sabato 17.00 – 19.30

Dopo un’anteprima allestita a fine primavera riapre l’intrigante mostra in cui sono presentate opere di artisti italiani ed internazionali raccolte intorno al tema privato e confidenziale di una produzione artistica “nascosta”, celata al pubblico per un tempo più o meno indefinito nello studio dell’artista, quanto anche più intima e confessata solo a se stesso.

Gli autori in mostra, per niente accomunati da matrici territoriali o artistiche, sono presentati con disegni e dipinti di poetiche e linguaggi tra loro differenti, ma legati da un trasversale codice espressivo nei temi e nelle modalità intenzionali di approccio alla fattura dell’opera.
Le opere esposte offrono dunque uno scenario variegato delle varie identità degli artisti, nelle quali la questione che si pone non riguarda più la figurazione o l’astrazione, l’iconicità o il linguaggio autoriale nei suoi vari ambiti espressivi, ma rivela un atteggiamento intimo dell’artista verso la pratica del proprio operare, una sorta di “confessione” affidata agli strumenti con i quali lavora, ora diventati confidenti di sensibilità nascoste, di temi inespressi, argomenti mai trattati, o più semplicemente appunti di “viaggio” per un personale e ancora nascosto progetto artistico.

Sono opere uniche, a volte preludio di poetiche anche poi elaborate dagli artisti, spesso con accenti di sensualità o di interpretazione della figura affidata al tema del garbato erotismo rivelatore di sensazioni inespresse, sogni, aspirazioni.
La mostra tende quindi a svelare una vita referenziale e segreta di opere rimaste nell’ombra dello studio dell’artista, l’occhio consapevole del quale è rivolto a mantenerle in un indefinito oblio, o è pronto a costruirne una serie di relazioni, di scambi, di fraintendimenti propositivi per progetti futuri, o più semplicemente per conservarle senza pretese come “capricci”, divertiti “giochi” di sperimentazione o di puro svago.

Così le opere esposte, nella loro trasversalità, sia per l’uso delle tecniche, che per le varie eterogenee personalità degli autori, generano un racconto inedito e raramente affrontato sulla cui dimensione di oggetto culturale non abbiamo alcun dubbio, ma che, contemporaneamente, danno allo spettatore una indiscutibile sensazione di verità artistica, svelano aspetti ancora non indagati.

In mostra è rappresentato un mondo dentro il quale venire assorbiti, lasciando che siano le opere stesse a conservarne i parametri fondamentali all’interno dei quali ognuno degli artisti esiste, prima di ogni altro, come spettatore di se stesso.

Stefano Tonti

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